STORIA


Theodor Holm Nelson (17 giugno 1937) è un sociologofilosofo e pioniere dell'informatica statunitense. A lui si deve la coniazione del termine "ipertesto" nel 1963, pubblicata in seguito nel 1965.
Gli si attribuisce anche il primo utilizzo delle parole ipermediatrasclusionevirtualitàinterconnettibilità e teledildonico. Il suo impegno principale è da sempre rivolto all'accessibilità dei computer per gli utenti comuni. Il suo motto è:
« Un'interfaccia utente dovrebbe essere così semplice da poter essere compresa, in caso di emergenza, nel giro di dieci secondi da un principiante »
Ted Nelson sostiene quattro massime:
« La maggior parte delle persone sono matte, quasi tutte le autorità sono malvagie. Dio non esiste ed ogni cosa è sbagliata »







Douglas Carl Engelbart (Portland30 gennaio 1925) è un inventore statunitense.
I suoi parenti provengono da Svezia e Norvegia.[1] È conosciuto per essere stato l'inventore del primo mouse (in collaborazione con Bill English) ma anche per essere stato un pioniere dell'interazione uomo-macchina.
Ha sviluppato con i suoi collaboratori l'Ipertesto, le reti di computer ed è stato precursore dell'interfaccia grafica. È noto anche come precursore e fautore dello sviluppo e dell'uso dei computer e delle reti informatiche per aiutare lo sviluppo della tecnologia in aiuto alle sempre maggiori necessità per lo sviluppo tecnologico mondiale.




4 commenti:

  1. Il multimedia è l'integrazione di vari media (testo, immagini, grafica, audio e video) che si mescolano digitalmente e producono un nuovo media che non è la somma dei vari media ma l'integrazione e la convergenza in un'unico mezzo comunicativo di tipo interattivo, dove vengono coinvolti tutti i sensi umani. A cavallo tra il 1980 e 1990 vengono introdotte delle tecnologie che permettono di creare dei prodotti multimediali (Cd Rom) con alcuni software (hypercard, Macromind). Il pioniere del multimediale è Alan Kay con i primi sistemi ad icone e a interfacce grafiche, con animazioni e suoni, con il principio della programmazione "object-oriented".
    Il concetto di ipertesto può essere fatto risalire all’esperienza pionieristica del "Memex" alla cui base c'è l'ntuizione dell’idea attuale di ipertestualità. L'idea del "Memex" (Memory Extender), la macchina estensione della mente, è dovuta agli studi di Vannevar Bush, ingegnere e ricercatore del MIT, il quale si pose, negli anni '30, il problema della gestione e della consultazione rapida di grandi masse di informazioni. Un Memex è un apparecchio nel quale si può registrare il proprio archivio automatizzato in modo da poter essere consultato con velocemente. Nel Memex si evidenziano alcune delle caratteristiche dell'ipertesto:
    i link (o collegamenti);
    il ruolo collaborativo dell'utente;
    la possibilità di sviluppare dei percorsi (path) diversi a partire da uno stesso documento.
    Sulla base di queste intuizioni Theodor Nelson conia la parola "Ipertesto" (Hypertext*) verso la metà degli anni sessanta, con la creazione di un sistema digitale che consente di collegare vari testi in cui il lettore scegle vari percorsi. L'ipertesto rispecchia l'esigenza di un'organizzazzione non lineare del testo scritto.
    Un ipertesto è un insieme di blocchi o frammenti testuali collegati digitalmente fra loro secondo una rete di connessioni semantiche non sequenziali.
    Gli elementi fondamentali di un ipertesto sono i nodi, unità d'informazioni, e I link che collega i nodi tra di loro in un conteso di interfaccia e sistemi di navigazione.
    fonte:http://www.francozeri.it/digitale/xanadu.htm

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    1. L’origine degli ipertesti
      Il concetto di ipertesto nasce a metà degli anni ’40, la parola
      “ipertesto” viene coniata a metà degli anni ’60, i primi sistemi
      reali nascono in ambito universitario negli anni ’70, ma il vero
      sviluppo e la commercializzazione devono aspettare la tecnologia
      degli anni ’80
      􀂃 Memex, Vannevar Bush (1945)
      􀂃 NLS/Augment, Douglas Engelbart (1960-63)
      􀂃 Xanadu, Ted Nelson (1965-67)
      􀂃 ZOG, Carnegie Mellon University (1975)
      􀂃 KMS, Knowledge Systems (1983)
      􀂃 Guide, OWL (1985)
      􀂃 Intermedia, Brown University (1986)
      􀂃 Notecard, Xerox (1986)
      􀂃 HyperCard, Apple (1987)
      􀂃 World Wide Web, Tim Berners-Lee (1990)
      fonte:http://www.dsi.unive.it/~si/slide/si-introduzione.pdf

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  2. il Memex è considerato la base degli ipertesti perché il saggio di Vannevar Bush influenzò direttamente Ted Nelson e Douglas Engelbart, universalmente riconosciuti come gli inventori dell'ipertesto.

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  3. *Il concetto di ipertesto viene esposta da Nelson nei libri "Dream Machines" pubblicato nel 1974, e nel volume Literary Machines del 1988.
    Hypertext si compone di due elementi:
    - il prefisso "hyper" deriva dal greco hyper (sopra), di solito serve a connotare un termine di una qualità superiore;
    - Il secondo elemento della parola è "text" (testo), ripreso dal latino textum o textus, (intreccio, trama), derivato a sua volta dal verbo texére (tessere).
    Xanadu è tratto dal nome della dimora di Citizen Kane nel film di Orson Welles (in italiano Quarto potere, 1941), che a sua volta e stato ripreso da un luogo magico del poema "Kubla Khan" di Samuel Taylor Coleridge.

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